Indispensabile concimazione autunnale

Sapete che la primavera si prepara in autunno, attraverso la concimazione? Sì, perché la crescita delle piante in giardino, nonché la loro fioritura e perfino la produzione dei frutti negli alberi del frutteto dipendono in buona parte dalla concimazione autunnale. E aggiungiamo che pure un orto ben fatto, grandemente produttivo, si sviluppa ugualmente dalle concimazioni di novembre.

Nell’undicesimo mese dell’anno, infatti, le piante annuali sono finite (e le avrete già rimosse), le erbacee perenni in buona parte sono a riposo seccando la parte aerea, arbusti e alberi anch’essi hanno perso le foglie entrando in dormienza. Questo è il periodo migliore per nutrire il terreno, creando una riserva di sostanze che le piante utilizzeranno poi in pieno fin dalle prime battute della primavera. Certo, bisogna essere sicuri di distribuire il giusto concime per la tipologia di piante che ne dovranno poi usufruire… Nel vostro Centro di Giardinaggio troverete una vastissima scelta di fertilizzanti, fra i quali quelli adatti a questa stagione. Cosa sapere dunque sulla concimazione autunnale? Scopriamolo subito.

Concimazione granulare di sintesi…

Va da sé che il nutrimento apportato dal concime adesso non debba essere “a pronto effetto”, proprio perché le piante sono ormai a riposo. Dunque scegliete fertilizzanti a lento rilascio, per es. i concimi granulari oppure i fertilizzanti organici.
I primi sono di natura chimica di sintesi, perfettamente bilanciati quanto a elementi minerali. Le sostanze nutrienti sono generalmente incapsulate (donde la forma granulare) proprio per essere rilasciate con lentezza, nell’arco di 3-4 mesi d’inverno (2-3 mesi in estate). Significa che si sciolgono lentamente nel terreno, fermandosi tra le zollette e rimanendo disponibili per le radici delle piante per tutto l’inverno e fino alla primavera. Questo fino a quando l’apparato radicale della pianta nuovamente vitale le assorbirà. Così potrete permettervi anche un “ritardo” nella prima concimazione primaverile, proprio perché nel frattempo le vostre piante non saranno a corto di nutrimento e potranno ripartire quando Natura comanda. Senza che voi dobbiate inseguirne subito la crescita con il fertilizzante in mano.

Esistono concimi granulari genericamente definiti “per giardino”, oppure prodotti specifici “per piante da fiore”, “per alberi e arbusti”, “per rose”, “per prato”. Se avete un giardino piccolo, oppure con pochi tipi di piante (es. 3-4 alberi, 3-4 arbusti, un’aiuola o bordura di perenni e una porzione a tappeto erboso), il consiglio è di scegliere la tipologia “per giardino”. Da distribuire sotto le piante, e il tipo “per prato” da dare sull’erba (a meno che il manto erboso sia inferiore ai 50 mq, nel qual caso potete somministrare ugualmente il concime per giardino.
Se invece il vostro giardino è grande, con molti tipi di piante arboree, arbustive e da fiore, magari con un bel roseto, o con un prato piuttosto grande (dai 100 mq in su), con il concime generico “per giardino” otterreste risultati inferiori alle potenzialità che si merita il vostro spazio verde. Viceversa, dando a ciascuna tipologia di piante il fertilizzante specifico, avrete ricche fioriture, fogliame fresco e ombroso d’estate, rose spettacolari e un prato denso e verde, semplicemente iniziando a nutrire tutti i vegetali già da novembre.

… oppure organica

Ai concimi organici appartengono lo stallatico, facilmente disponibile in forma secca sfarinata o pellettata, inodore e facile da distribuire, e diversi prodotti organici liquidi. Un esempio? Il sangue di bue, la borlanda, il melasso ecc., tutti ideali per i vasi ma non certo per il giardino. Vi ricordiamo che il compost autoprodotto e l’humus di lombrico reperibile nei Centri Giardinaggio non sono concimi. Sono bensì ammendanti, ossia sostanze migliorative della struttura del terreno che inoltre apportano anche sostanza organica – e quindi una certa quantità di nutrienti – alla terra.
Il meccanismo d’azione è il medesimo dei concimi granulari chimici. La sostanza organica si decompone lentamente liberando elementi nutritivi che saranno disponibili per le radici fra l’inverno e l’inizio della primavera.
Si comportano come il granulare “per giardino”: sono buoni nutrienti generici per le piante ornamentali per ottenere risultati buoni, ma non eccezionali.

I fertilizzanti organici sono invece altamente raccomandabili per le piante da orto e da frutto, proprio perché esenti da sostanze chimiche. In particolare sono utili se non avete la (buona) abitudine di concimare gli alberi da frutto in marzo, perché comunque forniscono nutrienti a lento rilascio che favoriscono la produzione dei frutti. E sono utili nell’orto perché la lavorazione della terra in autunno, con incorporazione del concime, e successivamente il freddo e le intemperie dell’inverno, renderanno le parcelle accoglienti e ricche di sostanze nutritive, pronte ad accogliere le piantine in primavera.

Come effettuare la concimazione autunnale

Seguite sempre le istruzioni in etichetta, e soprattutto non aumentate mai i dosaggi: anche se in autunno-inverno le piante sono a riposo, un sovradosaggio potrebbe causare un’“intossicazione” delle radici – soprattutto dei sempreverdi – che si manifesterebbe poi in primavera.
Distribuite i granuli o i pellet a manciate sotto la proiezione della chioma delle piante legnose, lontano dal colletto e, se possibile, grattate la terra con il rastrello per interrarli leggermente. Sulla terra nuda, invece, distribuite la dose a metro quadro vangando subito dopo per mescolare il concime alle zolle. In questa stagione non è necessario annaffiare subito dopo la distribuzione. Ecco allora il segreto di una perfetta concimazione autunnale.

In collaborazione con AICG

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