Valorizzare un piccolo spazio verde potrebbe sembrare all’apparenza complicato. Con i giusti accorgimenti, però, si possono ottenere risultati davvero interessanti. Cerchi dei meravigliosi arbusti fioriti per impreziosire il tuo giardino o il tuo terrazzo? Ecco a te quattro valide proposte!
Partiamo subito.
Grevillea, fuochi d’artificio in giardino
Molto apprezzata per il design decorativo dei suoi fiori, è un arbusto sempreverde originario dell’Australia appartiene alla famiglia delle Proteaceae. Ne esistono molte varietà tra cui le più conosciute sono sicuramente la Grevillea rosmarinifolia e la Grevillea juniperina. Degna di nota l’ultima arrivata, la Grevillea fireworks, un nuovo ibrido tra la G. Pink Pixie e la G.alpina, tra le grevillee la più resistente al freddo, dalle infiorescenze a grappolo, a forma di ragno, dai colori brillanti rosso-giallo, simili a piccoli fuochi d’artificio.
Amano gli ambienti soleggiati e resistono bene alla siccità, sono adatte anche per un giardino al mare poiché tollerano bene l’ambiente salmastro. Resistente ai parassiti, è però sensibile alle malattie fungine, per questa ragione dobbiamo stare attenti all’irrigazione ed evitare i ristagni d’acqua.

Lillà, profumo d’antico in uno dei migliori arbusti fioriti
Come resistere al fascino del lillà o serenella o siringa (Syringa vulgaris)? Arbusto immancabile nel giardino delle nostre nonne, regala una lunga e ricca fioritura in aprile-maggio dalla Sicilia alle Alpi, senza battere ciglio di fronte all’aria infuocata o alla neve. Anzi, una volta divenuto adulto, non ha più bisogno d’acqua, se non quella piovana. Attenzione: l’ingente apparato radicale che lo affranca dalle annaffiature fa sì che si possa coltivare solo in giardino. Dategli un posto al sole, su qualunque tipo di suolo purché non acido, in solitudine, in macchia di esemplari di diversi colori, in siepe fiorita, in vialetto d’ingresso. Esemplari anziani possono arrivare a 3 m d’altezza e 2,5 di diametro.
Ne esistono numerose varietà, che si differenziano per il colore delle pannocchie fiorali: bianco, rosa, lilla, viola, porpora, bicolore con bianco e perfino giallo. Tutte riempiono la pianta e inondano più o meno l’aria di un soave profumo. A sfioritura, basta tagliare le pannocchie appassite per riordinarlo.

Metrosideros, Natale tutto l’anno
Nella sua terra d’origine, la Nuova Zelanda, lo chiamano Pohutukawa, cioè “albero di Natale” perché fiorisce proprio in dicembre, riempiendosi di rossissimi piumini dai lunghi stami e, spontaneo nelle zone costiere, diventa un albero alto fino a 15 m. In Italia, invece, le due specie coltivate raggiungono i 3 m in piena terra nel Sud e poco più di 1 m in vaso nel Nord: Metrosideros robustus fiorisce da aprile a settembre con fiori color rosso scuro; e M. excelsus da giugno in poi color rosso brillante. Dolcemente profumate, le infiorescenze attirano gli insetti impollinatori (piante mellifere). Sempreverdi e dal curioso fogliame glauco, ne esistono anche varietà a foglia variegata.
Nel Sud vivono in piena terra (preferibilmente acida), anche sassosa, poverissima o scoscesa (possiedono lunghe radici aeree pendule con cui si ancorano al terreno), con annaffiature nel primo anno dall’impianto; nel Nord invece vanno protetti dal freddo (temono temperature inferiori a 5 °C) e annaffiati moderatamente per tutta la bella stagione. Sopportano temperature tropicali, suoli leggermente salati e venti salmastri.

Arbusti fioriti: la Westringia, da non confondere con il rosmarino
A un primo sguardo ricorda il rosmarino per le piccole foglie lunghe e strette, e in effetti appartiene alla medesima famiglia delle Lamiacee, ma la westringia (Westringia fruticosa) proviene dall’Australia e non è utilizzabile in cucina. Il cespuglio rimane di dimensioni ridotte (altezza e larghezza max 50 cm), rendendolo adatto a una bordura o siepe bassa, per delimitare una zona del giardino, oppure alla coltivazione in vaso (min 32 cm ø), la sola possibile nel Nord Italia, visto che teme minime inferiori a 6 °C. È invece perfetta per le zone costiere, dove sopporta il caldo più infernale, i terreni leggermente salsi e il vento dal mare. In vaso va annaffiata in estate, previa asciugatura del terriccio.
Fra marzo e luglio si copre di minuti e abbondantissimi fiorellini bianchi, tante stelline appoggiate leggere sul fogliame tendente al glauco, con un vago effetto di tappeto di margheritine. Ne esiste una varietà a fiori color lavanda e altre a fogliame variegato di crema.

Con la collaborazione di AICG