Strelizia reginae

Strelitzia dalle grandi foglie

Cercate una pianta a effetto WOW? Da tenere in casa oppure in giardino se la vostra zona è sufficientemente mite? Non ci sono dubbi: dovete avere assolutamente una strelitzia! Strappa un WOW per le foglie gigantesche, che vi catapulteranno subito nella giungla tropicale – sebbene il genere Strelitzia provenga dal Sud Africa – riempiendo e “scaldando” ogni ambiente di casa. Ma un secondo e ancora più corposo WOW lo crea quando fiorisce: non per niente viene chiamata anche “fiore del paradiso” o “uccello del paradiso” per la somiglianza con la testa dell’uccello. Sì, perché i fiori, sempre con tinte in forte contrasto (arancione e blu, giallo e blu, viola scuro e bianco), hanno un che di rococò dipinto da Gaudì, l’architetto spagnolo famoso per l’uso aggressivo del colore, come dimostra la città di Barcellona.

Tre specie fra cui scegliere

La strelitzia più nota è senza dubbio Strelitzia reginae, da decenni presente nei giardini della costa tirrenica dalla Liguria in giù e della costa adriatica dalle basse Marche a scendere fino ad abbracciare tutte le coste meridionali. Ha portamento a cespuglio e può raggiungere 1,2 m d’altezza e 1,5 m di diametro. Le foglie sono ellittiche e carnosette, di colore argentato, lunghe 30-40 cm, senza un fusto che le porta (nascono direttamente dal cespo alla base della pianta). Il fiore si compone di sepali giallo arancio divisi da petali uniti blu; la fioritura compare a volte a fine primavera, a volte a fine estate, addirittura in alcuni casi fiorisce anche per tutto l’inverno.
Poi ci sono altre due strelitzie molto diffuse negli ultimi anni, sempre per la bellezza del fogliame e dei fiori: S. augustae, con foglie bluastre, mentre i fiori sono gialli e blu, e S. nicolai, con foglie verdi e fiore dai sepali viola scuro con petali candidi. Entrambe molto gettonate come piante d’appartamento, dove difficilmente potranno fiorire (servono la luce e il calore del sole) ma faranno bella mostra di sé grazie alle foglie erette e rigide molto Urban Jungle.

La strelitzia ama il caldo, ma…

Tutte le strelitzie si possono coltivare all’aperto in giardino: poiché soffrono sotto i 5 °C, tenete d’occhio le previsioni meteo e, in caso di abbassamento termico, pacciamate la base con foglie secche e avvolgete il fogliame con uno o due teli di non tessuto. Se le foglie si bruciassero ugualmente, niente paura: le radici ne produrranno di nuove e in un paio d’anni la pianta riprenderà perfino a fiorire.
In alternativa coltivatele in vaso: ritiratelo a metà ottobre e riportatelo all’esterno a fine aprile. Spostatelo in un ambiente non riscaldato (6-12 °C) e molto luminoso, per es. su un pianerottolo vetrato, in una veranda o una soffitta o cantina luminose. Infatti le basse temperature sono necessarie alla fioritura: questo è uno dei motivi per cui le strelitzie tenute in appartamento non fioriranno mai. Se invece la temperatura è più elevata, per es. 18-20 °C, è facile che compaia il ragnetto rosso.

Coltivarla in giardino…

In giardino scegliete una posizione soleggiata tutto l’anno. Predilige un terreno leggermente acido, non calcareo, ricco di humus e nutrimento, perfettamente drenato (sul fondo della buca ponete 5 cm di ghiaia grossa). Alla piantagione, aggiungete alla terra una pala di letame maturo, o compost o stallatico secco. Dopo una buona annaffiatura all’impianto, bagnate solo se non piove per più di 2 settimane durante il primo anno; in seguito basterà un secchio d’acqua una volta al mese in mancanza di pioggia. In autunno un buon concime organico favorirà la fioritura primaverile.

… e in vaso

Datele un vaso, in plastica, preferibilmente più alto che largo, di almeno 30 cm di diametro per una pianta alta 50 cm. Ponete un buon drenaggio (3 cm di argilla espansa) sul fondo del vaso e un terriccio universale di ottima qualità. Il substrato deve essere sempre leggermente umido e una volta al mese va aggiunta una dose di concime liquido per piante da fiore all’acqua di annaffiatura. Non bagnate mai le foglie. Rinvasate quando la fioritura è finita e quando la pianta è ormai troppo stretta. Le radici, carnose, sono delicate, per cui bisogna fare in modo che non sia necessario rinvasare più spesso di ogni 4-5 anni; quando lo si fa occorre molta attenzione a non danneggiarle.
In appartamento tenete la strelitzia in un punto dove non venga urtata continuamente, e da dove non debba essere spostata. Non eccedete con l’irrigazione per evitare i marciumi radicali. Concimatela da marzo a settembre con un prodotto liquido per piante verdi. Occhio al ragnetto rosso d’inverno, causato dall’aria secca: vaporizzate il fogliame ogni mattina con acqua decalcificata (per evitare righe bianche).

Strelitzia come reciso

I fiori delle strelitzie ultimamente sono molto di moda come reciso, per composizioni spettacolari, a effetto WOW. Se avete molte piante in giardino, potete sacrificare qualche fiore da tenere in casa: la durata è superiore ai 10 giorni, cambiando regolarmente l’acqua e tenendoli in una stanza fresca.

In collaborazione con AICG

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